È da anni oramai che il sistema delle mailing list coinvolge tutti i settori e ogni individuo che disponga di un indirizzo mail personale.
Questo fenomeno ha inevitabilmente posto un interrogativo giuridico: le comunicazioni inoltrate tramite mailing list sono da considerarsi private e dunque tutelate dal vincolo della segretezza?
La dottrina maggioritaria ritiene che, affinché si ritenga applicabile il vincolo della segretezza, occorrono due elementi caratterizzanti la corrispondenza:
- carattere personale della comunicazione, deducibile dalla determinatezza dei destinatari;
- “animus” del mittente, consistente nella volontà di comunicare con uno o più soggetti determinati.
Il Tribunale di Milano prima e la Corte d’appello in secondo grado, chiamate a giudicare la fattispecie in cui erano stati divulgati su una testata giornalistica messaggi inoltrati in una mailing list creata da una corrente dell’ANM, della quale facevano parte magistrati, avvocati e docenti universitari e a cui si accedeva previo consenso di un moderatore, hanno statuito che “ i messaggi inviati nell’ambito di mailing list costituiscono corrispondenza epistolare privata caratterizzata da segretezza e dunque tutelata dall’art. 15 della Costituzione nonché dall’art. 13 D.P.R. 513/1997.”
A questa condivisibile conclusione si è giunti sulla scorta di due presupposti: – chi scrive ed invia un proprio contenuto a tutti i partecipanti, lo fa nella consapevolezza che il messaggio sarà letto solo dagli utenti della mailing list, che sono numerosi certamente ma perfettamente individuabili; – la mail è comunque equiparabile, senza dubbio, alla corrispondenza epistolare.
La corrispondenza epistolare è incontrovertibilmente caratterizzata dall’animus dello scrivente di interloquire solo e specificatamente con determinate persone e mantenere altresì il proprio pensiero riservato a chi non rientra nell’elenco dei destinatari.
È proprio la consapevolezza di interloquire con una cerchia determinata di destinatari che distingue le comunicazioni inoltrate in una mailing list da comunicazioni a circuito aperte, come ad esempio la manifestazione di un proprio pensiero scrivendo e pubblicando lo scritto su una pagina Facebook “aperta”.
I messaggi di posta elettronica scambiati tra utenti di una mailing list chiusa costituiscono dunque corrispondenza epistolare personale tutelata costituzionalmente dall’art. 15, dagli artt. 616 e 618 c.p. e dall’art.13 D.P.R. n. 513/1997.
Avv. Sandra Amarù