Con ordinanza cautelare n. 7948 del 05/12/2019 il TAR Lazio ha ribadito un principio che pare ormai consolidato nell’ambito del diritto universitario e dell’accesso al c.d. “numero chiuso”: <
L’ordinanza si pone in linea, peraltro, con la recente giurisprudenza del Consiglio di Stato, la quale ha sottolineato in maniera netta l’interesse a evitare che gli esami si svolgano inutilmente, quello a evitare che la lentezza dei processi ne renda incerto l’esito e, soprattutto, a tutelare l’affidamento del privato, il quale abbia superato un rilevante numero di esami universitari.
La carriera universitaria pregressa, infatti, rappresenta un elemento che giustifica, in modo più che consistente, l’applicazione del principio alla stregua del quale va salvaguadartata la posizione di studenti che risultino iscritti a facoltà a numero chiuso in forza di provvedimenti giurisdizionali e che per tale ragione abbiano maturato un “importante” curriculum di studi (si vedano in tal senso, tra le altre, le recentissime Cons. Stato, Sez. VI, 25/07/2019, n. 5263 e C.G.A., 09/08/2019, n. 744, ma anche, tra le ultime, Cons. Stato, Sez. VI, nn. 2268\2018 e 2155\2019).
L’ordinanza è stata emessa in una controversia nella quale lo studente era rappresentato e difeso dall’Avv. Giovanni Francesco Fidone.