Con la recente sentenza n. 34813/2021, pubblicata il 17.11.2021, la Cass. Civ. Sez. 3, si è pronunciata sul tema della rilevanza delle valutazioni espresse dal Consulente Tecnico d’Ufficio.
La Corte ha chiarito che siffatte valutazioni non hanno efficacia vincolante per il giudice il quale, in determinate ipotesi, può legittimamente disattenderle attraverso una valutazione critica che sia ancorata alle risultanze processuali e che risulti congruamente e logicamente motivata.
In tali casi, ha precisato la Corte di Cassazione, il giudice è tenuto ad indicare gli elementi di cui si è avvalso per ritenere erronei gli argomenti sui quali il consulente si è basato, ovvero gli elementi probatori, i criteri di valutazione e gli argomenti logico-giuridici per addivenire alla decisione, contrastante con il parere del c.t.u.
Nel caso specifico – perizia resa in tema di responsabilità medico sanitaria -, la Corte di Cassazione ha ritenuto che la Corte d’Appello abbia disatteso le conclusioni della perizia tramite una valutazione rispettosa dei principi giurisprudenziali summenzionati, avendo reputato la motivazione esaustiva dal punto di vista logico e giuridico ed avendo confutato in maniera lineare quanto sostenuto dal consulente d’ufficio.
Avv. Antonella Barbera